PREVENZIONE PRIMARIAInnanzitutto, diamo la definizione, così come descritta dall’Istituto Superiore della Sanità “La Prevenzione Primaria ha il suo campo d’azione sul soggetto sano e si propone di mantenere le condizioni di benessere e di evitare la comparsa di malattie. In particolare è un insieme di attività, azioni ed interventi che attraverso il potenziamento dei fattori utili alla salute e l’allontanamento o la correzione dei fattori causali delle malattie, tendono al conseguimento di uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale dei singoli e della collettività o quanto meno ad evitare l’insorgenza di condizioni morbose. L’insieme di questi interventi è pertanto finalizzato a ridurre la probabilità che si verifichi un evento avverso non desiderato (riduzione del rischio). “ E quali sono questi interventi, allora? Molto spesso troviamo le campagne antifumo, oppure quelle contro l’alcool, l’educazione alimentare ,la forma fisica (mantenersi in forma con esercizi fisici, metodi di rilassamento). Soffermiamoci sulle ultime due Educazione alimentare:L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la FAO definiscono l’Educazione Alimentare “(…) il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari”. A questo proposito la Carta di Ottawa del 1986 incoraggia la “Promozione della Salute”, intesa come quel processo che consente alle persone di acquisire un maggior controllo della propria salute e migliorarla. Nella pratica quotidiana, come si riconosce un consumatore attento all’Educazione Alimentare? A grandi linee è quello che mangia sano e consapevole. E cioè biologico, a km zero, moderatamente carnivoro, molto pescivoro (con esclusione dei pesci grossi a rischio mercurio), molto frugivoro, molto crudista, evita alimenti e bevande industriali, riduce l'apporto di farine raffinate e legge le etichette fino all’ultima parola interpretando fino all’ultimo simbolo. Ma cos’è il biologico e come si riconosce ? Nella pagina dedicata una linea dettagliata sull’argomento Dove posso trovare prodotti biologici? Nella pagina dedicata la guida agli esercizi commerciali che producono e rivendono prodotti biologici (link nella home page) Perché è importante l’educazione alimentare come prevenzione oncologica? Ci sono ormai molte pubblicazioni scientifiche che illustrano ricerche condotte sulle propietà chimiche naturali dei cibi, che in molti casi hanno dimostrato di rallentare la crescita delle cellule tumorali (e ciò è un buon indice del fatto che possano essere utili anche nell'uomo). Altre ricerche hanno dimostrato invece che queste proprietà chimiche facilitano l'apoptosi, (il "suicidio programmato" delle cellule, un meccanismo naturale di protezione del corpo al quale sfuggono le cellule tumorali) altre hanno proprietà antiangiogenesi (bloccano lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni in prossimità dei tumori, rendendo loro difficile nutrirsi e quindi ingrandirsi). In generale moltissimi cibi, ingredienti agiscono sul microambiente, ovvero lo stato generale dell'organismo in prossimità delle cellule, migliorando il lavoro del sistema immunitario, e ostacolando le cellule tumorali impedendo loro di crearsi un ambiente che ne faciliti la crescita. Come suggerito dall' AIRC è bene ricordare che la quantità di sostanza attiva utilizzata in laboratorio per condurre gli esperimenti è molto più elevata della quantità che un singolo individuo può assumere giornalmente. Proprio per questo la dieta è particolarmente importante: dove non può la quantità, può probabilmente il tempo. Forma fisica:Siamo diventati tutti più consapevoli di ciò che mangiamo, conosciamo le proprietà benefiche di molti alimenti e cerchiamo di educare i più giovani a una sana alimentazione. Per il movimento e lo sport sarebbe auspicabile che accadesse la stessa cosa: riuscire a diventare "esperti" in tutto ciò che ci aiuta a prevenire le malattie più gravi. Come riportato dall’ AIRC Lo sport agisce sui sistemi metabolici dell'organismo e oggi ci sono dimostrazioni scientifiche del fatto che la pratica sportiva fa bene alla salute. Lo dicono anche i risultati degli studi epidemiologici che, almeno per alcuni tipi di tumore, mostrano un forte legame tra il cancro e la mancanza di esercizio fisico. vai a PREVENZIONE SECONDARIA vai a PREVENZIONE TERZIARIA
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