PREVENZIONE SECONDARIAInnanzitutto, diamo la definizione, così come descritta dall’Istituto Superiore della Sanità
“La Prevenzione Secondaria, attiene a un grado successivo rispetto alla
prevenzione primaria, intervenendo su soggetti già ammalati, anche se in uno
stadio iniziale. Rappresenta un intervento di secondo livello che mediante la
diagnosi precoce di malattie, in fase asintomatica (programmi di screening) mira
ad ottenere la guarigione o comunque limitarne la progressione. Consente
l’identificazione di una malattia o di una condizione di particolare rischio
seguita da un immediato intervento terapeutico efficace, atto a interromperne o
rallentarne il decorso. “ Come si tenta di limitare la progressione di una malattia, allora? In linea generale in campo oncologico vanno applicati di base tutti i suggerimenti posti in Prevenzione Primaria oltre alla terapia farmacologica prescritta dallo specialista. Altresì fondamentale affidarsi a dalle strutture di primissimo ordine per tutte le analisi di diagnosi preventiva contro possibili recidive. Nella home page trovate le strutture convenzionate
IRecenti studi hanno inoltre sottolineato l’importanza delle terapie integrate come ad esempio quelle dietetiche e psicologiche atte a migliorare lo stato psicofisico e la qualità della vita del paziente e la maggior probabilità di risposte positive. Si definiscono “integrate” perché fanno parte del complesso e definitivo trattamento della neoplasia, e che oggi nel mondo sono considerate necessarie nella gestione del paziente neoplastico. Per approfondire l’argomento si rimanda ad ARTOI (https://www.artoi.it) vai a PREVENZIONE TERZIARIA torna a PREVENZIONE PRIMARIA
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